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Sebbene l’Italia sia un paese tradizionalmente di matrice cattolica, negli ultimi anni si stanno abbandonando i tabù legati al sesso e indagini recenti hanno dimostrato come il rapporto tra gli italiani e i sex toys sia migliorato esponenzialmente negli ultimi anni.
La maggior parte degli acquisti di questi giocattoli erotici vengono effettuati in particolare il 45% al Nord-Est, il 25% nel Centro Italia e solo il 15% nel Sud e nelle isole. Rispetto ad altri paesi l’Italia è rimasta però ancora indietro, in Italia ad esempio solo il 28% delle donne dichiara di possederne uno, contro il 60% delle americane, il 49% delle donne inglesi e il 46% delle tedesche. Tra i più acquistati si attestano i classici vibratori e le geisha balls.
Il tabù della masturbazione, in particolare di quella femminile in Italia è dovuto soprattutto a un retaggio culturale dettato dalla tradizione cattolica che ha sempre puntato il dito contro l’autoerotismo. Si tratta in realtà di una pratica che secondo la maggior parte dei sessuologi e terapisti aiuta a conoscere il proprio corpo e le diverse modalità per raggiungere il piacere.
Anche gli italiani, dunque, stanno lentamente superando i limiti dei tabù legati alla sfera sessuale, e le donne, in particolare stanno, prendendo coscienza di una nuova femminilità, rivendicando il loro diritto a esplorare il corpo e la loro intimità. Il rapporto tra gli italiani e i sex toys è sicuramente migliorato negli ultimi anni, confermando una tendenza in costante crescita.
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